Il capogruppo del PdL Ignazio Zullo è intervenuto in consiglio regionale per manifestare la solidarietà nei confronti del direttore Antonio Loconte in merito alle minacce di morte ricevute per l’inchiesta sul 118. In aggiunta, ha chiesto che sia Loconte sia l’Assessore Elena Gentile vengano ascoltati in Commissione Sanità immediatamente. Questo l’intervento di Ignazio Zullo:

“Al direttore di ilquotidianoitaliano.it, Antonio Loconte, va la mia solidarietà personale e quella del Gruppo PdL per le minacce di morte ricevute. Un atto vergognoso, lesivo del coraggio di un professionista che è riuscito a ottenere risultati tali da non poter essere ignorati in considerazione delle evidenze portate alla luce nel lavoro per cui oggi è vigliaccamente minacciato.

Il solo ascolto delle quattro puntate dell’inchiesta sul 118, in cui fa le proprie dichiarazioni un funzionario regionale, basterebbe a configurare una serie di ipotesi di reato da mettere in discussione l’intero organigramma dei dirigenti della Sanità pugliese. Le circostanze delineate da questo informatore anonimo, che anche a noi piacerebbe conoscere, andrebbero approfondite e accertate e, ci auguriamo, inducano l’Ordine dei Medici ad assumere ogni iniziativa utile alla tutela della dignità e del decoro professionale della categoria nella considerazione che i medici dl 118 non sono dei pusillanimi come definiti, ma professionisti di valore chiamati ad operare in condizioni di assoluta difficoltà.

Proprio per questo motivo, per la gravità dei fatti mostrati e delle accuse mosse, è giunto il momento, come già chiesto non solo dal sottoscritto ma anche dal collega vice-presidente Friolo, che il Presidente Marino convochi in Commissione Sanità immediatamente l’assessore Elena Gentile, lo stesso Antonio Loconte, e  i rappresentanti sindacali di medici e infermieri che si stanno occupando di queste vicende, poiché informate e adatte a relazionare sulla questione del 118, proprio per la funzione di controllo che il loro lavoro chiama ad assumere.

Nel manifestare solidarietà, invitiamo al contempo Antonio Loconte e tutto Il Quotidiano Italiano a continuare questa battaglia in difesa dei cittadini e della legalità, convinti che qualsiasi atto di vigliaccheria non è da considerarsi in sè come una minaccia, ma come il segno che si sta percorrendo la giusta strada. Parimenti invitiamo gli addetti ai lavori, quali medici, infermieri, soccorritori e autisti, di segnalare anche a noi oltre che alle organizzazioni sindacali che si stanno occupando della questione, eventuali situazioni illecite, abusi e soprusi, perchè questo è il momento di portare alla luce ciò che non va e di approntare una vera riforma del servizio del 118 per come gestito dal Governo Vendola, al quale non lasceremo distruggere l’ultima creatura di Fitto”.