La Fondazione Petruzzelli è in tilt, non più solo sotto il profilo amministrativo (non è ancora possibile visionare i documenti relativi ad alcune gare d’appalto sospette). Ieri, dopo le tante avvisaglie dei mesi scorsi, è esplosa anche la questione artistica. Franco Sebastiani, il maestro del coro –  la terza carica per importanza – ha minacciato di dimettersi nel caso non avesse potuto decidere in piena autonomia quante prove effettuare e quando farle.

Davanti a diversi testimoni per niente sbigottiti,  Sebastiani ha detto senza troppi giri di parole a Luciana Visci, recentemente nominata coordinatore dell’ufficio di produzione, di non occuparsi della parte artistica. La Visci è stata accusata di aver stravolto il calendario delle prove mettendosi direttamente d’accordo con i coristi.

La cosa non è stata  gradita e ha scatenato le  ire di Sebastiani. Raggiunto telefonicamente il diretto interessato ha minimizzato, parlando di “malinteso superato”. Chi era presente al violentissimo scontro verbale, invece, giura si sia trattato di qualcosa in più di un semplice disguido.

La Sonnambula non ha pace. Nelle scorse settimane, infatti, avevamo dimostrato pubblicando documenti esclusivi, che l’opera non era un nuovo allestimento come dichiarato dalla Fondazione, ma semplicemente una ripresa. Le scene e i costumi sono praticamente gli stessi della Sonnambula prodotta tre anni fa nel teatro svizzero di San Gallo, ma gli stessi regista e costumista-scenografo dell’epoca, rispettivamente Barberio Corsetti e  Taraborrelli, vengono pagati come se lo fosse.

Secondo quanto riferiscono fonti molto ben informate dall’interno del teatro non è la prima volta che Luciana Visci – donna professionalmente vicina al Commissario Fuortes, laureata in lettere ma, pare,  non diplomata al conservatorio – si occupi di questioni artistiche che non dovrebbero competerle. In questi mesi di inchieste alla ricerca della verità una cosa l’abbiamo capita: al Petruzzelli ognuno fa un po’ come gli pare.