Grande soddisfazione è stata espressa dall’assessore al Welfare Ludovico Abbaticchio il quale ha evidenziato come sia «necessario comprendere che le attività del welfare sono investimenti sociali e non mera spesa» sottolineando come un taglio della spesa significherebbe non riuscire a rendersi conto che «le attività sociali significano economia, posti di lavoro, servizi ai cittadini, incremento del benessere». Le risorse impegnate ammontano ad oltre 131 milioni di euro: 95 circa rappresentano fondi comunali (il 73% della cifra totale) mentre i restanti 36 milioni provengono da Stato, Regione e altre risorse pubbliche.

Nel piano è prevista una maggiore attenzione alla lotta contro la povertà. L’impegno del Comune di Bari e dell’assessorato al Welfare è infatti di contrastare questo fenomeno che riguarda le nuove famiglie monoreddito, donne separate con figli a carico, gente sola o senza sostegno della famiglia, disoccupati over 45 di lunga durata, persone che hanno in corso sfratti di tipo esecutivo. Per riuscire in questo compito è stato chiesto anche il coinvolgimento della cittadinanza e l’avvio di percorsi di inclusione lavorativa e sociale.

Durante l’incontro del Coordinamento istituzionale, a cui hanno preso parte anche rappresentanti della ASL, della Provincia e dell’assessorato alle Politiche Educative di Bari, è stata manifestata la «preoccupazione per il taglio dei trasferimenti dallo Stato» e la speranza di un intervento in tempi brevi da parte della Regione nell’ambito della sussidiarietà per cercare di evitare il «progressivo impoverimento della città».