Per prima cosa abbiamo chiamato Lucia Merra, volontaria da anni impegnata a favore degli animali:

Noi volontari ci facciamo in quattro rimettendoci dei soldi di tasca nostra, purtroppo al sud abbiamo il culto del cane di razza, anzi che rivolgerci al canile andiamo a comprare un animale col pedigree, ai nostri annunci rispondono da Bologna in su. In questo modo il problema del randagismo ci sarà sempre, forse una soluzione sarebbe andare di masseria in masseria per censire gli animali, chipparli e sterilizzarli tutti, maschi e femmine. Per quanto grande potrebbe essere un canile, si riempirà sempre. Il problema si risolve solo iniziando a fare le multe senza preavviso, in questo modo soltanto chi lo vuole veramente prenderà il cane. A chi ha paura di passare con le buste della spesa dico di stare tranquilli, sono animali innocui, giusto di notte bisogna prestare un po’ di attenzione.

Dopo di che abbiamo interpellato il Sindaco di Palo del Colle Domenico Conte:

Circa un mese fa abbiamo adottato un regolamento che stanzia la somma di 500 euro a favore di chi adotta un cane randagio, cifra che consentirebbe anche un notevole risparmio di denaro visto quanto costa al Comune mantenere un animale al canile cui ci rivolgiamo. Oggi i Sindaci sono in amministrazione controllata, non possono decidere liberamente, ma seguire le disposizioni di ASL e Autorità competenti: noi dobbiamo accalappiare i cani, sterilizzarli, microcipparli e re-immetterli nel territorio se non c’è posto al canile. Personalmente vorrei predisporre delle aree apposite, in periferia, dove poter far lasciare, a chi lo desidera, il cibo per gli animali randagi per allontanarli dal centro o dalle abitazioni dei cittadini. Purtroppo non è consentito, per questo chiedo ai cittadini di collaborare, non lasciate il cibo nei presi di supermercati o abitazioni, attirateli in periferia o fuori città, in modo che non siano portati a contatto con la gente. Un canile non è la soluzione al problema, si riempirebbe ben presto e ha dei costi di gestione elevati. Certo non possiamo abbatterli, sono animali e meritano rispetto, e fortunatamente per ora non è successo niente, ma se qualcuno dovesse aggredire un essere umano, allora mi verrei a trovare in contrasto, tra virgolette, con l’ASL e le altre Autorità per risolvere la situazione.

28 giugno 2013

Gianluca Lomuto