Dopo essersi accertati della eventuale presenza di un ascensore, chiesto il peso del malato da trasportare, appurato la lunghezza del percorso etc, queste 6 associazioni hanno chiesto un “contributo” tra i 40 e i 140 euro (per andata e ritorno), pur essendo associazioni di volontariato regolate dalla Legge 266 del 1991. Per il trasporto di infermi e malati, quali anziani non in grado di camminare, persone che hanno subito un incidente, infermi che devono sostenere una visita specialistica e simili, il contributo è assolutamente libero e lasciato al buon cuore di chi ne usufruisce, contributo che noi stessi auspichiamo commisurato alla natura della prestazione goduta.

Come è possibile vedere dal servizio realizzato dalla redazione di Bari de Il Quotidiano Italiano, del trasporto ne abbiamo effettivamente usufruito, senza ricevere la ricevuta obbligatoria, cosa che probabilmente fa sparire parecchi dei soldi elargiti dagli ammalati quando non addirittura indebitamente pretesi questi sedicenti volontari.

Antonio Loconte