Questa volta a finire nell’occhio del ciclone è il mezzo sostitutivo della postazione presso il Tribunale, in piazza De Nicola. Al momento della nostra irruzione (il 27 giugno scorso ndr.) l’ambulanza impiegata non era in possesso dei requisiti richiesti dalla Convenzione che permette alle associazioni di volontariato di avere in gestione le postazioni del 118. In questo caso la data di immatricolazione riportata sul libretto di circolazione  è  24 giugno 2005. In altre parole oltre gli otto anni previsti. Dall’associazione ci hanno fatto sapere che le nuove ambulanze arriveranno a fine luglio, ma nel frattempo che succede? E’ vero, il 29 giugno l’associazione ha rimesso su strada il mezzo primario, ma non basta.

Per intenderci, ogni postazione del 118 deve essere dotata di un’ambulanza primaria (con non più di 5 anni e 200.000 chilometri) e una sostitutiva, pronta a entrare in azione nel caso di guasti alla principale (con 8 anni e non più di 300.000 chilometri).

Secondo alcune indiscrezioni non sarebbe la prima volta che per strada finiscano  mezzi che non potrebbero essere impiegati, comunque non del tutto rispondenti ai dettami previsti dalla legge. Nel video il risultato della nostra indagine. La speranza, alla luce di questa ulteriore scoperta, è che la Asl Bari e i vertici del servizio 118, possano prendere provvedimenti. In ogni caso c’è bisogno di fare chiarezza sulla gestione di un servizio fondamentale per la salute pubblica, ma che ha ancora molti punti neri.