Quello che chiedono è solo di poter vivere dignitosamente e non di essere costretti a stare in un monolocale di appena 30 metri quadri, con un bagnetto sul balcone, per cui hanno anche avuto la minaccia di sfratto.

Eppure la domanda per ottenere una casa popolare è stata presentata al Comune di Bari già da 13 anni. Basterebbe soltanto leggere la mole di documenti presentati agli uffici ERP per rendersi conto di quanto abbiano non solo il bisogno, ma soprattutto il sacrosanto diritto di avere quella casa.

Mentre tutto tace, speriamo che questo articolo serva a smuovere le coscienze. Carlo e Domenica, infatti, hanno dovuto subire pure la separazione dai loro bambini che, a loro volta, vivono adesso lontani tra loro perché uno è rimasto in un centro per minori e gli altri due sono stati affidati temporaneamente ad una famiglia diversa.

Carlo e Domenica non chiedono né compassione, né pietà, ma soltanto un’opportunità di lavoro per lui, da magazziniere o anche altro, che li metta in condizione di vivere sereni e trascorrere insieme e dignitosamente i loro giorni.

Chi vuole offire un impiego,  può scrivere a [email protected] o telefonare allo 0805239288.
Pierpaolo Favia