Il comizio, tenuto nella giornata di ieri nella vicina Corato, doveva essere solo una manifestazione per supportare il candidato sindaco locale grillino, Domenico Ungari. Come spesso capita, però, il comico genovese non ha mancato di esprimere senza filtro il suo parere sull’attuale situazione dello scacchiere politico italiano. «Non ci danno le Commissioni, nè il Copasir nè la Vigilanza Rai che spettano all’opposizione, perchè hanno paura di noi», è stato l’attacco di Grillo, che poi ha incalzato attribuendo al Movimento Cinque Stelle il ruolo di unico argine contro la rabbia e l’indignazione popolari.

«Noi dei Cinque Stelle la rabbia la stiamo tenendo, senza di noi esploderà». Così si è espresso il leader senza mezzi termini, paventando anche il rischio di «barricate» e spiegando come le altre forze politiche «si dovranno assumere le loro responsabilità» in caso continuino a tenere il Movimento fuori dalle Commissioni di vigilanza. Grillo ha spinto poi ancor di più sull’acceleratore, chiedendo agli elettori di aiutare il Movimento ad arrivare ad un’ «affermazione totale» che possa calmare gli animi degli indignati.

Un attacco a tutto tondo nel quale ha trovato spazio anche per una battuta al veleno, sulla questione dei 22 internauti denunciati per offese verso il Presidente Napolitano: «Solo noi abbiamo il reato di vilipendio, se fossi il Presidente della Repubblica lo abolirei», sono state le parole del leader. È emersa quindi, ancora una volta, la richiesta decisa di un radicale cambio di rotta nei palazzi della politica, un duro invito a considerare la forza acquisita dal M5S grazie all’ampio pacchetto di voti ottenuti alle recenti elezioni politiche.

 

15 maggio 2013

Giorgio Scapparone Suma