Eppure nelle nostre città sta avvenendo uno strano fenomeno: si moltiplicano manifesti, volantini e depliant che offrono un posto, molto spesso chiedendo disponibilità immediata e full time. Un sei per tre campeggia da un mesetto vicino all’Auchan di Modugno. Ma non è l’unico. Il modello è sempre lo stesso, non richieste specifiche ma molto generiche per attrarre il maggior numero possibile di candidati. Nella selva degli annunci via internet è facile perdersi ma quando c’è un numero fisso tentar non nuoce…peccato che numerose persone ci hanno segnalato che a quel numero hanno avuto solo spiegazioni generiche, a volte la richiesta in pieno ventunesimo secolo di inviare un curriculum via fax e la promessa di un altrettanto generico colloquio che, quando c’è stato, in una sede reale nel centro di Bari, è stato vago e non ha prodotto alcuna chiamata. Com’è possibile? Abbiamo provato a capirne di più.

E’ possibile che si debba speculare anche sulla disperazione di tante famiglie, magari con figli, che hanno bisogno di lavorare? Purtroppo accade anche questo e sempre più frequentemente nell’Italia delle agenzie interinali politicizzate e delle aziende che fanno colloqui solo per dimostrare di non essere in crisi.

Molti dei ragazzi che hanno inviato centinaia di curriculum in questi ultimi mesi a società più o meno serie ci confermano che, da quel momento, sono aumentate in maniera esponenziale le offerte di qualsiasi genere (operatori telefonici, finanziarie, agenzie di viaggio, etc.) sulla loro utenza telefonica e sulla casella di posta elettronica. E’ facile capire dunque che queste pseudo-offerte servono a creare immense banche dati da vendere a privati. Oltre a una serie infinita di dati sensibili, infatti, sui nostri curriculum ci sono anche indicazioni su hobby e tempo libero. Le aziende dovrebbero distruggerli subito dopo averli esaminati se non corrispondono alla figura richiesta. Le aziende serie, non quelle che hanno tutt’altro obiettivo che cercare personale…chi vigila su queste truffe? Nessuno. Il contrabbando di curriculum è reato ma nessuno se ne accorge.

 

Saverio Ricci