L’associazione per la difesa dell’ambiente e dei diritti dei consumatori torna all’attacco, dopo aver presentato nelle scorse settimane una diffida al Ministero dei Trasporti e alla Regione Puglia. Nel documento il Codacons chiedeva sanzionare Trenitalia a causa di un disservizio verificatosi lo scorso 15 gennaio presso la stazione di Trani. In quell’occasione, infatti, ai viaggiatori in attesa del treno per Bari fu annunciato l’arrivo di un autobus sostitutivo a causa del sovraffollamento del convoglio: l’autobus, però, non arrivò mai. E neppure i pendolari alla stazione del capoluogo.

Ad aggravare ulteriormente la condizione di Trenitalia è ora la compagnia stessa, con la sua risposta all’associazione dei consumatori: «Il livello medio di puntualità dei servizi regionali sulla tratta Trani-Bari (e viceversa), registrato nell’ultimo trimestre (novembre 2012/gennaio 2013), è pari a circa il 90% dei treni giunti a destinazione entro 5 minuti dall’orario di arrivo programmato», si legge nella nota.

Insomma, se per le Ferrovie dello Stato il fatto che la quasi totalità dei treni faccia 5 minuti di ritardo è un motivo di vanto, per il Codacons invece è un segnale dell’inefficienza del servizio. «Per non parlare del restante 10% dei convogli – continua l’associazione – per i quali non si conosce il ritardo medio», e di ciò che succede all’estero, dove ritardi «anche di pochi minuti sono eventi rari ed eccezionali».

A conclusione della nota il Codacons «invita dunque i pendolari della tratta Trani-Bari che hanno utilizzato il servizio nel periodo novembre 2012/gennaio 2013 a rivolgersi all’associazione per chiedere i danni a Trenitalia, e diffida la Regione Puglia a elevare una multa nei confronti della società, per l’evidente inadempimento del contratto di servizio».

24 aprile 2013

Alessandra Morgese