Gli evasori, nei confronti dei quali sono stati inviati gli avvisi, hanno a disposizione altri tre mesi per pagare le tasse arretrate: se entro maggio non riusciranno ad adempiere o non avranno presentato ricorso all’avviso di accertamento, l’amministrazione finanziaria potrebbe decidere di procedere coattivamente.

L’assessore al Bilancio, Gianni Giannini, ha infatti sottolineato l’intento di voler intensificare la lotta all’evasione. Per il momento gli interventi finanziari sono stati diretti ad un “bonario accertamento”, una richiesta a porre rimedio e a regolarizzare i pagamenti. Prima dell’estate, l’amministrazione potrebbe ricorrere ad un procedimento più esaustivo e rivolgersi all’istituto di riscossione dei crediti per poter ottenere dai contribuenti le somme spettanti allo Stato.

Il Comune ha avviato una task force per poter individuare i presunti evasori di Bari, incrociando i dati dell’Agenzia delle Entrate, dell’Anagrafe fiscale e della Camera di Commercio. I costi dell’evasione arriverebbero a 42 milioni di euro se si considerano anche le sanzioni e gli interessi da dover pagare.

«Quella dell’evasione fiscale – dichiara Giannini – è una battaglia che porteremo avanti senza sosta. Negli ultimi anni abbiamo recuperato milioni di euro e abbiamo attivato una squadra ad hoc proprio per incentivare i controlli, a tutela non solo della stessa amministrazione, ma dei cittadini che con tanti sacrifici pagano regolarmente le tasse

11 aprile 2013

Margherita Micelli Ferrari