È questo il primo, fondamentale passo, compiuto oggi durante l’incontro istituzionale convocato presso il Ministero per lo Sviluppo Economico con il board di Bridgestone Europe.

“Fino a stamattina questa situazione assomigliava a un sentenza di morte – ha detto Emiliano appena terminato l’incontro – ora quella sentenza è stata ritirata, e possiamo finalmente aprire un’istruttoria per individuare una soluzione”. Con riferimento al ruolo svolto dal Governo, Emiliano ha sottolineato: “Si prova un’emozione particolare quando un ministro della Repubblica ti rappresenta fino in fondo nella soluzione di un problema concreto. Credo di avere provato le stesse emozioni di ogni cittadino italiano quando sente che il governo nazionale svolge un ruolo fondamentale per la risoluzione di una questione importante, quando sente che la democrazia ha una propria utilità. Oggi ho provato questa emozione e mi auguro di provarla ancora in futuro nel prosieguo di questa trattativa difficile. Voglio ringraziare soprattutto i mass media perché senza di loro difficilmente avremmo potuto ottenere questo primo risultato”.

I vertici della Bridgestone si sono scusati per il modo con cui è stata annunciata la  decisione di chiudere lo stabilimento. Inoltre il CEO Annunziato ha sottolineato che mai l’azienda ha inteso denigrare le capacità e potenzialità logistiche della città di Bari, che non attengono alle ragioni alla base della decisione.

Da qui la disponibilità espressa ad aprire una discussione per provare a risolvere il problema e assicurare i posti di lavoro. La parola “irrevocabile”, per il Board Bridgestone Europe, oggi diventa una disponibilità a esaminare tutte le ipotesi e trovare soluzioni condivise.

“È stato dolorosissimo per noi in questi giorni parlare della fabbrica in questi termini – ha spiegato Emiliano rivolgendosi proprio al Board Annunziato – la fede dei lavoratori nella loro azienda è talmente forte che hanno commosso un uomo come me, che nella vita di cose brutte ne ha viste tante. Loro non sono solo la forza della fabbrica, sono la forza di Bari e della Puglia. Lei oggi ha pronunciato parole importanti. Con fraternità le dico che mi dispiace aver usato parole dure, sino a lanciare un boicottaggio. Ma la violenza della reazione è stata proporzionata all’amore per l’azienda. Oggi lei ci ha detto la verità sulla situazione, senza illusioni, ma ci ha anche assicurato che abbiamo delle chance. Noi ce la metteremo tutta affinché quelle chance che ci concedete portino alla revoca definitiva della decisione di chiusura”.

Comunicato Ufficio stampa Comune di Bari