Il 2 aprile 2013, a partire dalle ore 16:00, presso il  Piccolo Museo Didattico del Cinema – quartiere San Pio di Bari– verranno effettuate delle visite al Piccolo Museo Didattico del Cinema dedicate ai bambini,

dopo le visite spazio a dibattiti e alla divulgazione di informazioni sull’autismo attraverso la proiezione di corti sul tema: “Mon petit frere de la lune” (il mio fratellino dalla luna); Maria’s journey e

del film BEN X di Nic Balthazar. (ingresso libero fino ad eseaurimento posti)

 

Il 4 aprile 2013 la sensibilizzazione si sposta tra i banchi di scuola con il coinvolgimento dei ragazzi e del corpo docente della Scuola Media Tommaso Fiore e

della Scuola Superiore IISS. E. Di Savoia – P.Calamandrei con dibattito e con proiezioni di contributi filmici.

 

La Cooperativa Sociale “PER.L.A.” (Percorsi per L’Autismo), si è costituita nell’ottobre del 2009 per dare una risposta concreta ai bisogni delle persone affette dai disturbi dello spettro autistico- ASD-, patologie  del sistema nervoso centrale consistenti

in una disorganizzazione qualitativa delle competenze sociali, comunicative e delle funzioni esecutive. Quando si parla di Autismo ci si riferisce a una diagnosi molto ampia,

che può comprendere al contempo persone con alto quoziente intellettivo e con ritardo mentale.

 

Le persone che ne soffrono, spesso, vivono isolate senza nessuna possibilità d’integrazione sociale, possono presentare problemi comportamentali e sono incapaci di vivere autonomamente.

Oggi si sa che si tratta di un disturbo neurobiologico, probabilmente di natura genetica le cui cause sono ancora sconosciute.

 

L’evidenza scientifica ha, però, dimostrato che una “presa in carico globale”, in cui vengano attuati  interventi psicoeducativi cognitivo-comportamentali mirati e continuativi,

favorisce nelle persone con ASD, lo sviluppo cognitivo, sociale e comunicazionale, riducendone la disabilità e migliorandone la qualità della vita. Al contrario,

la mancanza o l’inadeguatezza di una presa in carico globale che metta in atto tali interventi, favorisce l’aggravarsi dei quadri patologici che si concludono nell’età adulta con l’istituzionalizzazione del soggetto con ASD,

prassi avversata dai familiari e molto più costosa per la collettività, in termini di risorse umane ed economiche, degli interventi abilitativi.

La Redazione