A tutti gli studenti e le studentesse con reddito ISEE superiore ai 14.300 €  (contro i precedenti 17.000 ISEEU in Puglia) sarà negato l’accesso al bando per  l’erogazione delle borse di studio nel Sud Italia! Al Nord ed al Centro,  invece, i limiti massimi saranno rispettivamente di € 20.000 e € 17.150 ISEE.  Ciò rappresenta la volontà di danneggiare ulteriormente gli studenti del Sud.  Infatti questo Governo applica criteri di reddito inferiori per la nostra  regione differenziando i criteri di accesso tra regioni del sud e del nord,  mentre recentemente (D.lgs 68/2012) sul piano della tassazione studentesca ha  invece omogeneizzato la contribuzione studentesca su tutto il territorio  nazionale, con un aumento in Puglia da 77€ a 140€. Questo meccanismo malsano ed iniquo porterà inevitabilmente a 3 conseguenze  terrificanti:

1) l’espulsione dal sistema di diritto allo studio regionale di migliaia di  studenti e studentesse restringendo i criteri di accesso ad esso. La  conseguenza immediata è l’abbandono dall’università da parte di quegli studenti  (specialmente nel sud Italia) che in assenza dei sussidi, che dovrebbero essere  garantiti dalla Costituzione, non potranno più sostenerne i costi necessari per  proseguire gli studi;

2) l’esodo forzato dal sud al nord di tantissimi studenti con ISEE superiore a  14.300 di conseguenza l’ulteriore svuotamento delle università del sud.

3) migliaia di studenti che all’università non si iscriveranno mai.

Riteniamo molto pericolose le conseguenze dell’approvazione del Decreto e per  questo chiediamo con forza che tale provvedimento venga respinto nella riunione  della Conferenza Stato-Regioni in programma il 7 Febbraio prossimo. Oggi le studentesse e gli studenti di Bari, tutte le associazioni  studentesche, i collegi della città e l’Accademia delle Belle Arti hanno  dichiarato lo stato di agitazione. A seguito di un’assemblea tenutasi nella  mensa universitaria di Via Amendola, che ha visto la partecipazione e  l’appoggio del Presidente dell’AdiSu De Santis, gli studenti sono partiti in  corteo per la città e in seguito hanno occupato la sede dell’AdiSu di via  Fortunato.

Non ci fermeremo fino a quando l’approvazione del Decreto non verrà bloccata.

Foto di Marco Ranieri

Comunicato stampa associazioni studentesche!