Uno che le multe le ha prese e le ha sempre pagate, anche quando non  le riteneva giuste: 50 centimetri sulle strisce, 2 minuti davanti a una farmacia per ritirare un farmaco salvavita, su un passo carrabile senza alcun numero identificativo, vicino alla rampa per i disabili comunque ostruita dal cassonetto dei rifiuti.

Se il pugno duro vale per tutti dovreste capire chi era in servizio stamattina in via Tanzi con l’auto che vedete in fotografia e fargli una sacrosanta contravvenzione. In questo modo, sì, che sareste autorizzati a non fischiare quando tirate fuori i libretti delle contravvenzioni.

E se proprio al dipendente comunale che – vi posso assicurare – non andava certamente di fretta, la multa non può proprio essere elevata (così si dice), alleggeriamogli la busta paga. Lui almeno ne prende una. Di questi tempi è una bella fortuna. Molti dei cittadini, ai quali non si lascia neppure dare una spiegazione nel nome dello Street Control, accetterebbero di buon grado la loro contravvenzione. Non credete?

Non è il primo caso e non sarà certamente l’ultimo. Lo stesso bisognerebbe fare anche con tutti gli altri mezzi comunali, compresi quelli dei Vigili quando non sono impegnati in operazioni della massima urgenza.

Dateci finalmente un segno, dimostrateci che effettivamente “La legge è uguale per tutti”. Io, per la cronaca, ho pagato 5 euro di parcheggio in un garage privato (a due passi dall’auto del dipendente pubblico) dopo aver girato 30 minuti invano. Anche il tempo dei comuni cittadini, soprattutto per quelli che vengono pagati in funzione di ciò che producono, è denaro.

Con l’affetto di sempre

Antonio Loconte

5.2.2013