Il presidente Vendola lo ha descritto come uno dei fiori all’occhiello della nostra regione. Il Politecnico barese infatti continua a formare e sfornare eccellenze nella ricerca scientifica e tecnologica. L’incremento delle iscrizioni sembra rinnovare questa fiducia nei confronti dell’istituzione.

In seguito all’introduzione dell’Anvur, agenzia nazionale per la valutazione  del sistema universitario, figlio della riforma Gelmini, tutte le università italiane sarebbero infatti soggette a stringenti criteri valutativi su base qualitativa. Il Politecnico risulterebbe tra le università virtuose meritevoli dei finanziamenti pubblici. Le rilevazioni prodotte dall’Anvur  sono effettuate sulla base di standard qualitativi di livello internazionale e tengono conto del livello medio degli studenti e del loro successivo inserimento nel mondo del lavoro. I risultati sono dirimenti nell’assegnazione del fondo pubblico di finanziamento ordinario alle università (FFO). La selezione prevede finanziamenti anche per gli enti di ricerca che raggiungono i risultati reputati meritevoli dalla Conferenza dei Rettori Italiani.

Sulla base delle registrazioni effettuate dal Ministero, il Politecnico ha ottenuto il primo posto tra tutti gli atenei meridionali e una medaglia d’argento, sulla base dell’intero suolo nazionale, per il livello di appetibilità sul mondo del lavoro dei propri laureati negli anni subito successivi alla laurea. Come in un circolo virtuoso, questo deve influire certamente anche sull’altro criterio e cioè nella capacità di attrazione dei migliori diplomati.

La tendenza generale vede un sempre crescente interesse dei neo-diplomati per le discipline scientifiche e tecnologiche, a scapito di quelle umanistiche,slegate in linea di massima dalle logiche del profitto, ree di suscitare disinteresse nei confronti del mercato del lavoro e repellenti perciò nei confronti dei finanziamenti privati, oltre che pubblici. In questo invece il Politecnico  barese si posiziona ancora al primo posto sfidando l’inibizione derivante dalla perifericità generale delle realtà meridionale a livello industriale. Al Politecnico però spettano anche riconoscimenti a livello internazionale, ha ricordato soddisfatto il Rettore Costantino. Il Sir 2012 World Report gli ha infatti assegnato il primo posto su tutte le Università pubbliche italiane tenendo presente dell’impatto normalizzato delle pubblicazioni scientifiche edell’Excellence Rate delle collocazioni editoriali.

Bruna Giorgio