In questo luogo nel 1999 l’Associazione di volontariato “Famiglia Dovuta” decise di creare una vera e propria casa al fine di far sentire a proprio agio tutti quei minori, obbligati a stare lontani dalla propria famiglia d’origine per motivi diversi, ma tutti con lo stesso diritto a continuare a vivere la propria quotidianità, fatta di impegni e piaceri.

Dopo 8 anni di esperienza dell’Associazione, in cui la casa veniva coordinata soprattutto da volontari che offrivano un servizio giorno e notte ed educatori che ricevevano un rimborso spese, alcune di queste persone hanno voluto tentare l’esperienza di dare origine ad una cooperativa sociale ONLUS, che potesse amministrare questo luogo degno di riconoscimento e di tutela.

Dal 2008 la Cooperativa Sociale “Segno” gestisce la Comunità “Battito d’ali”, continuando ad accogliere i minori, offrendo lavoro a 4 educatori, 2 ausiliarie ed 1 coordinatore.

In quanto Cooperativa sociale, la Comunità educativa ha diritto a percepire da parte dei Comuni di giurisdizione dei minori accolti, quote giornaliere soddisfacenti che permettono ai ragazzi il diritto all’assistenza educativa professionale, scolastica, sanitaria, oltre vitto e alloggio e tutti i beni di prima necessità. L’Ente pubblico incarica le cooperative sociali che compongono il cosiddetto “privato sociale” nell’adempiere il compito di occuparsi dell’assistenza a questi ragazzi, con il controllo e la direzione dei Servizi Sociali e su delibera del Tribunale per i Minori.

Purtroppo l’Ente locale, che deve pagare le rette dei ragazzi entro 60 giorni dalla ricezione della fattura, eroga il denaro dopo 120 giorni e nel frattempo, in ogni caso, la cooperativa deve versare i contributi per i suoi lavoratori, altrimenti l’Ente locale interrompe i pagamenti delle rette. Anche per gli stipendi la stessa cosa, arrivano dopo tanti mesi e i lavoratori vivono per mesi senza retribuzione. Senza indugio i lavoratori hanno deciso di rinunciare alla loro tredicesima per venire incontro alle esigenze dei bambini.

Nonostante lo scoraggiamento, il dispiacere e i sacrifici, gli operatori riescono a conservare il sorriso e a donare ascolto e dedizione ai ragazzi, sebbene non riescano sempre ad assolvere, in modo dignitoso, ai bisogni materiali (cibo, vestiti, materiale scolastico, etc.) dei minori. Spesso si rivolgono al supermercato accanto alla loro casa dove ricevono alimenti in scadenza, che riescono a consumare in tempo utile, per soddisfare i bisogni alimentari dei bambini.

Alla mala sorte si è aggiunta la crisi economica, che abbattendosi sugli Enti locali, li ha indotti, loro malgrado, a disporre di non inviare più minori nelle Comunità educative che corrono il rischio di chiudere.

La Comunità “Battito d’ali”, ha deciso di non arrendersi e lotterà per la sua sopravvivenza.

A questo punto lo scrivente sente l’urgenza di fare un appello, approfittando dello spirito del Natale che ci fa sentire tutti più buoni e generosi: aiutiamo questi bimbi con i modi che riteniamo più opportuni.

Vi invito a contattare direttamente la Presidente della Cooperativa, sig.ra Maddalena Ciocca al cell. 3370425621 oppure la sig.ra Stefania De Toma al 3476498646, diversamente ai numeri della Casa Famiglia 0809673696/3204169696

Antonio Calisi