Secondo quanto si legge sul sito dell’Amtab, l’Azienda Municipalizzata dei Trasporti Autofiloviari Baresi, sono garantite prestazioni tecnico-amministrative minime e il trasporto pubblico locale è assicurato nelle fasce orarie 5:30-8:30 e 12:30-15:30. Nelle aree di sosta cittadine, quali Park & Ride ed ex Caserma Rossani, invece, non è garantita la presenza degli operatori in tutti i turni.

Per quanto riguarda le ferrovie, l’astensione dal lavoro è cominciata in tutta Italia già dalle 21 di ieri e proseguirà fino alla stessa ora di oggi: lo sciopero nazionale interessa tutti gli addetti ai servizi ferroviari di accompagnamento notte, ristorazione a bordo treno, pulizie e attività accessorie e complementari. Anche in questo caso, a scatenare la protesta è stata l’“inaccettabile posizione assunta dalle associazioni di impresa e dalle aziende che operano nel settore di non sottoscrivere e applicare il contratto collettivo nazionale Mobilità/area contrattuale attività ferroviarie”.

Le organizzazioni sindacali hanno poi rilevato la permanenza nel settore degli appalti ferroviari di “numerose criticità come la situazione occupazionale, il ricorso costante agli ammortizzatori sociali, il progressivo ridursi delle attività, dei servizi e conseguentemente dei posti di lavoro oltre alle mancate, ritardate o parziali erogazioni delle retribuzioni”.

Di qui l’appello del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a chiudere il contratto:

«Chiuderlo in tempo comporterebbe il consolidamento del processo verso il nuovo Ccnl (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, ndr) della Mobilità, elemento fondamentale di stabilità per il risanamento e il rilancio del settore. Bisogna tagliare società e accorparle realizzando un sistema integrato del trasporto pubblico anche sul fronte tariffario – ha aggiunto la Camusso – Solo così si tagliano spese, tanti consigli di amministrazione, che non servono e costano».

2 ottobre 2012

Alessandra Morgese