La decisione è quella di passare all’approvazione di un documento ufficiale che manifesti la volontà della città di aderire alla provincia unificata Taranto- Brindisi, unificazione inevitabile in nome della legge del riordino. No invece alla maxi provincia salentina con Lecce capoluogo.

«Una volta approvato il documento – fa sapere la Provincia di Taranto in una nota – nel giro di una settimana i sindaci invieranno la delibera di consiglio comunale all’assessore regionale al Federalismo, Marida Dentamaro, che sta seguendo l’intera vicenda. A giorni tutta la documentazione relativa al riordino delle Province in Puglia sarà trasmessa dalla Regione Puglia al governo nazionale».

La documentazione arriverà presto sul tavolo della Capitale perché, come spiega l’assessore al Federalismo «Non può essere il Governo regionale ad assumere una decisione che ha ricadute così significative sul territorio».

Ora come ora, se si tenesse conto dei criteri di estensione territoriale e quantità di popolazione decisi dalla Funzione Pubblica, resterebbero attive le Province di Foggia, Lecce e Bari, la Bat sarebbe soppressa mentre sembra delinearsi il futuro di Taranto e Brindisi, unite sì, ma senza il capoluogo barocco.

 

16 ottobre 2012

Erica Introna