“È come se invece di asfaltare l’intera strada si proceda solo a tappare buchi”. Calza a pennello la metafora usata dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Bari, Giovanni Lacoppola, per definire la situazione del sistema scolastico in Puglia.

Uno dei maggiori problemi da affrontare è senza dubbio il calo demografico: sono 7.854 gli studenti in meno nella nostra regione rispetto all’anno scorso. Di conseguenza si è proceduto con gli accorpamenti: 702 istituti invece dei 869 dell’anno scorso. Al critico sovraffollamento delle strutture non corrisponde alcun potenziamento dell’organico tra i docenti , personale addetto alla vigilanza e alla pulizia degli istituti:

«A Conversano, su cinque plessi ci saranno solo tre bidelli  –  fa notare il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Giovanni Lacoppola  –  Molti, poi, sono in servizio con la legge 104, quindi si rifiutano di pulire le aule».

E poi c’è il problema delle mense scolastiche . “È una delle priorità dell’amministrazione comunale, pur tra le difficoltà del bilancio”, racconta l’assessore Fabio Losito, pur sottolineando l’impegno dell’amministrazione a mantenere tariffe e condizioni pari a quelle dello scorso anno.

Le polemiche non si placano neanche sulla questione dei dirigenti scolastici. I vincitori di concorso sono delusi: i presidi che sono in servizio dal primo settembre sono solo 35 su 218. A causa degli accorpamenti anche per i vincitori si prospetta una lunga attesa per ottenere ciò che, invece, spetta loro di diritto.

Protestano attivamente, intanto, i genitori degli alunni della scuola “Mazzini” di Bari: parteciperanno all’assemblea comunale del 17 settembre  per rivendicare una parte dell’edificio scolastico data in uso dal Comune alla parrocchia Santa Croce. L’oggetto della contesa?  Una parte dell’edificio  che servirebbe ai bambini per la mensa.

11 settembre 2012

Erica Introna