La Puglia, insomma, locomotiva del Paese. Se a inizio anno, gli occupati della Regione risultavano un milione e 221 mila unità, nel secondo trimestre del 2012, il numero sale 276mila unità oltre il milione. Un aumento che interessa tanto l’impiego maschile, con oltre il +31 unità, quanto quello femminile, con 23.535 impiegate in più.

In controtendenza, invece, le regioni del Nord che, fatta eccezione per Emilia e Lombardia, si attestano tutte in coda alla classifica. In alcuni casi, addirittura con valori negativi. Un esempio è il Piemonte, che registra i -26mila posti di lavoro.

La situazione, però, è tutt’altro che rosea. A livello nazionale il colpo è duro per il lavoro giovanile. L’impiego dei giovani trai 15 e i 35 anni, nel secondo trimestre ha visto il calo di quasi un milione e mezzo di unità. Oltre i 35 anni, invece, l’incremento è di 1,3 milioni di disoccupati.

3 settembre 2012

Pasquale Amoruso