È il più grande centro di procreazione medicalmente assistita del Mezzogiorno. Si avvale di duemila metri quadrati di superficie e conta di essere un punto di riferimento per coppie con problemi di fertilità, non solo pugliesi. Sono infatti già cento le coppie, in dieci giorni di attività del centro, che si sono messe in contatto per le prenotazioni, dieci di queste provengono da Basilicata, Calabria, Lazio, Lombardia e Piemonte.

«Il centro è stato attivato agli inizi di settembre – ha affermato Attolini, assessore regionale alla Sanità – e a giorni è prevista l’inaugurazione ufficiale. Entro la fine del mese definiremo anche l’ammontare della tariffa per le prestazioni perché, come è noto, esulano dai Lea (Livelli essenziali di assistenza) e quindi non rientrano nel regime di ticket sanitario».

L’assessore ha poi spiegato come il centro sia al momento attrezzato solo per consentire le “Iui” (Inseminazioni intrauterine): «Attualmente siamo in grado di assicurare solo trattamenti di primo livello».
Il secondo livello infatti non sarà avviato subito e per consentirne l’attivazione bisognerà attendere alcuni mesi come dichiarato da Attolini:

«Il problema è costituito dal reperimento di personale specializzato, visto il blocco del turn over. È necessario, allora, aspettare l’inizio del nuovo anno, in fondo mancano solo tre mesi per riaprire la partita assunzioni».

12 settembre 2012

Antonietta Basile