È sufficiente passeggiare lungo via Manzoni per constatare la portata della crisi del commercio: molte delle saracinesche sono abbassate e i negozi, ormai, chiusi. Il numero delle nuove attività è di gran lunga inferiore rispetto a quelle che, sul mercato, non sono riuscite più a sopravvivere. A Bari 249 negozi al dettaglio hanno interrotto l’esercizio commerciale, mentre in tutta la provincia sono 1099.

Gli esercenti, però, non demordono e quelli del Borgo murattiano cercano di dare nuovi spunti al proprio settore: organizzano spettacoli, promozioni di saldi, mettono a disposizioni biciclette per attirare i clienti e alzare le vendite. Come conferma Christian Bergamasco, il presidente dell’associazione Negozi del Borgo murattiano: “Ce la stiamo mettendo tutta”.

Se, da un lato, i dati del 2012 a confronto con quelli del 2011 dimostrano un lieve miglioramento ( il saldo negativo è passato da 566 a 512), dall’altro, l’aumento delle imposte e il recente incremento registrato dal Tarsu non aiutano gli esercenti. Infatti, sono proprio i commercianti i più pregiudicati dal surplus del 30% sulla tassa per lo smaltimento dei rifiuti.

5 settembre 2012

Margherita Micelli Ferrari