Le temperature molto elevate registrate negli ultimi giorni in Puglia e in tutto il Mezzogiorno stanno compromettendo la produzione dei pomodori, in particolar modo nelle zone della Capitanata, i dati stimati fanno prevedere una riduzione di resa che supera il 20-25%. La mancanza d’acqua sta mettendo a dura prova anche i vigneti di uva da tavola e da vino, inoltre il forte caldo sta provocando una diminuzione della produzione di latte, intorno al 10-20% in meno con punte fino al 50% nelle giornate con temperature più elevate.

Il caldo eccessivo e la prolungata siccità mettono a rischio oltre che il reddito delle imprese agricole anche l’economia indotta. Si registra, infatti, una diminuzione delle giornate lavorative offerte dall’agricoltura, ma anche una contrazione della spesa del settore primario.

Situazione analoga si registrò nel 2007 quando la mancanza di piogge mise in ginocchio la Puglia, specie nelle zone del tarantino, del leccese e del brindisino e causò forti danni anche alla produzione di olive. E puntualmente, come in ogni emergenza siccità che si rispetti, ritornano anche le polemiche sullo stato infrastrutturale della rete idrica pugliese, considerata un colabrodo.

Almeno per quando riguarda le condizioni climatiche però sembra stia per arrivare una tregua, infatti si prevedono alte temperature fino a mercoledì, poi, grazie all’altra pressione ed al vento della Bretagna, arriverà il fresco.

06 agosto 2012

Maria Paterno