Gravi danni alle colture di pomodori, situazione problematica per la produzione di olive di qualità, forti cali produttivi di ortaggi e uva da tavola. Lo scenario è altamente preoccupante. La siccità che sta regnando sovrana in Puglia ha fatto sì che vi siano cali produttivi del 50% del pomodoro, del 40% nella produzione di ortaggi e del 30% nella produzione di uva da tavola.

«In Puglia, negli ultimi 40 anni, si è assistito ad un effetto desertificazione preoccupante con le precipitazioni diminuite da 950 a circa 3-400 mm l’anno. Gli effetti sull’agricoltura regionale – ha esordito Pietro Salcuni, presidente della Coldiretti di Puglia,  – sono evidenti, considerato che i quantitativi di acqua accumulati negli invasi continuano a registrare una progressiva differenza negativa per la drastica diminuzione di piogge». «La prolungata siccità – ha proseguito Salcuni- ha vanificato gli investimenti avviati per l’annata agraria di ortaggi e frutta. Oltre a determinare un forte ridimensionamento delle riserve idriche negli invasi e a provocare un forte abbattimento del reddito delle imprese agricole, causa un’elevata perdita di economia indotta: si registra, infatti, una diminuzione secca delle giornate lavorative offerte dall’agricoltura, ma anche una decisa contrazione della spesa a monte e a valle del settore primario. A ciò si va aggiungendo anche l’atteggiamento vessatorio di alcune industrie di trasformazione che minacciano di applicare al pomodoro conferito una penale di circa 3 euro/quintale per il mancato rispetto dei quantitativi contrattati, come se la colpa del calo produttivo fosse imputabile alla volontà degli imprenditori agricoli».

Quella del pomodoro è un’industria altamente insediata in Puglia. Si pensi che solo in provincia di Foggia sono 3.500 i produttori che coltivano mediamente 20mila ettari. La produzione è di oltre 17 milioni di quintali, pari ad oltre il 32% della produzione nazionale ed una produzione lorda vendibile regionale di oltre 87 milioni di euro.

Ma i danni causati dalla grave siccità hanno interessato anche la sfera dell’allevamento.  A tal riguardo è intervenuto Antonio De Concilio, direttore della Coldiretti Puglia:

«La Regione Puglia – ha affermato De Concilio – ha dato la disponibilità per una ulteriore assegnazione di carburante agricolo ad accise agevolata per fare fronte al momento di emergenza, misura che sarà allargata anche agli allevatori. Infatti, le mucche hanno prodotto in media dal 10 al 20 per cento di latte in meno con punte che arrivano anche al 50 per cento nei giorni più roventi. Per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre questo limite gli animali mangiano poco, bevono molto e producono meno latte».

31 agosto 2012

Antonietta Basile