Asfalto dissestato e malamente rattoppato, buche nella pavimentazione stradale e segnaletica orizzontale non identificabile, affliggono tutta la città. Tra i segni più pericolosi di questa incuria ci sono le numerose strisce pedonali, sbiancate dal tempo e del traffico e ormai invisibili, che rendono difficoltoso l’attraversamento.

A denunciare al Quotidiano Italiano la situazione delle zebre “invisibili” è Nico Pesce, presidente dell’associazione “via De Giosa e dintorni”, il quale lamenta il gran numero, sempre crescente, di sinistri stradali, proprio nelle vicinanze di strisce pedonali ormai non più visibili. Ma la sua non è la sola voce. Basta chiedere ai commercianti e ai residenti del quartiere Murattiano per venire a conoscenza di incidenti e di passanti soccorsi mentre tentavano di attraversare su strisce non chiaramente identificabili.

Tuttavia il fenomeno non riguarda solo il centro di Bari, ma tutta la città, con attraversamenti pedonali ormai non identificabili in ogni quartiere del capoluogo pugliese. In alcuni casi, le strisce invisibili sono persino nei pressi di scuole, come nel caso della scuola elementare Balilla, nel quartiere Madonnella, o di luoghi di aggregazione, come vicino la chiesa di santa Cecilia, in via Ravanas, nel quartiere Libertà, e l’elenco è ancora molto lungo.

Ogni anno, il Comune destina al ripristino e alla ristrutturazione degli attraversamenti pedonali 250 mila euro. Cifra evidentemente insufficiente, nell’ipotesi che venga impiegata totalmente, visto e considerato che, nonostante questi fondi, le strade della città vedono ancora affacciarsi lungo i marciapiedi molte “carcasse di zebre”.

28 agosto 2012

Pasquale Amoruso

foto di Marco Ranieri