Secondo gli imprenditori locali l’ordinanza comunale che impone la chiusura di una parte di via Nazario Sauro ha ridotto notevolmente l’afflusso di clientela nei pub e nei locali a causa della difficoltà di parcheggiare l’autovettura nei pressi del borgo antico.
Michele Emiliano ha difeso a spada tratta l’idea di bloccare quel tratto stradale per tutte le sere della stagione estiva, dalle 20 a mezzanotte, per “fronteggiare le illegalità e tenere pulito il teatro della battaglia”.
Così i commercianti sono passati dalle parole ai fatti. Intorno alle 19 è scattata la protesta, che si è prima diretta verso una band emergente gli “Io ho sempre voglia” colpevoli a parer loro di infastidire il passeggio e il clima mite di piazza mercantile.
Tuttavia i protestanti miravano più in alto e dopo pochi istanti di tensione con alcuni agenti della polizia municipale, una trentina di persone ha in un primo momento riaperto abusivamente il traffico del lungomare, per poi limitarsi a bloccare il transito in seguito all’intervento della polizia.
L’occupazione del suolo pubblico si è conclusa dopo 2 ore con una vittoria di visibilità per i commercianti di Barivecchia, e un brutto segnale per la credibilità e la fiducia nei confronti del sindaco e della propria giunta. Sarebbe troppo facile schierarsi con uno dei due fronti, ma appare evidente come siano molto diversi gli interessi perseguiti: da una parte il Comune cerca di mantenere la legalità sullo specchio di mare antistante Barivecchia, dall’altra i commercianti sono in crisi di incassi.
La chiusura al traffico del lungomare sta infierendo sull’attrattività mondana della zona, ma basterebbe cambiare le proprie abitudini (usare i bus del park&ride o andare in bicicletta) per evitare l’infernale ricerca del parcheggio nel centro cittadino.

11 luglio 2012
Daniele Leuzzi