Per questo motivo, ieri, un appello firmato da personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e da diverse associazioni, è giunto nelle mani del governatore della Puglia Nichi Vendola.

«La salute riproduttiva e l’infertilità – si legge nell’appello – non sono una colpa, ma un disagio psicofisico forte, grave, importante sia per l’uomo che per la donna. In Puglia, l’assistenza e le tecniche di procreazione medicalmente assistita non sono nei livelli essenziali di assistenza e questo è un motivo in più per essere costretti a chiedere a pagamento o altrove quelle cure che si vorrebbero nella propria regione».

Michele Placido, Maura Cossutta, Paola Concia, Eleonora Mazzoni, Tiziana Aristarco, Veronika Logan, Marica Gungui, Enrico Fusco e moltissimi altri, tutti uniti per dire “basta” all’attesa e chiedere che il centro venga finalmente aperto. Nella lettera, firmata anche da numerose associazioni e comitati del territorio pugliese, ci si chiede come mai il centro sia ancora inattivo, “bloccato, forse da una semplice inerzia o piuttosto da una latente ed oscura avversione, che nasconde interessi lontani da quelli della collettività? È tempo di interrogarsi su questo, perché noi tutti, da anni, a questo interrogativo non troviamo risposta”.

Eppure nel centro è tutto pronto: la struttura è pubblica, realizzata con risorse della Asl, le gare di appalto sono state espletate e l’èquipe di medici e operatori sanitari è formata e attende solo il via libera.

«Recentemente – scrivono i firmatari dell’appello – l’assessore alla Salute della Puglia, Ettore Attolini, ha dichiarato l’imminente via libera con una delibera di giunta, ma l’atto non viene redatto. Tutte le ispezioni sono state fatte, ogni iter burocratico e ogni gara espletata, la copertura finanziaria confermata. Che cosa dunque, continua ad essere di ostacolo? A questa domanda non troviamo risposte soddisfacenti e non ci attendiamo l’impossibile, ma il possibile, che esiste già».

Nella serata di ieri, intanto, è giunta la risposta di Attolini, risposta che lascia ben sperare:

«Stiamo predisponendo la determina e la settimana prossima , al più tardi fra dieci giorni e comunque prima delle ferie estive , daremo il via libera».

Sui ritardi che si sono verificati spiega:

«Abbiamo dovuto adeguarci perché sono state rilevate alcune carenze: in realtà, solo un congelatore mancante, la Asl si è attivata ed ora è stato reperito».

L’apertura del centro, secondo l’assessore, potrà riequilibrare lo sbilanciamento di offerta che, nel campo della procreazione assistita, si concentra prevalentemente sul privato: “con questa scelta abbiamo invertito una tendenza”, conclude Attolini.

26 luglio 2012

Erica introna