Oggi in Ateneo regnava la sporcizia: bidoni dell’immondizia rovesciati, carte, lattine, cibo e polvere hanno invaso le aule. La protesta dei lavoratori è dovuta al dimezzamento degli stipendi, conseguente alla diminuzione di tempo di lavoro a disposizione per pulire l’intero Ateneo. Due ore al giorno per quasi 300 euro al mese di salario: queste le condizioni che lamentano gli addetti alle pulizie.

Pulire le facoltà in così poco tempo solleva anche problematiche igienico- sanitarie. Il provvedimento, che ha previsto una riduzione degli stipendi dei lavoratori, ha inevitabilmente comportato per molti degli operai la cassa integrazione e per coloro che hanno mantenuto il posto una mole di lavoro raddoppiata.

<<Siamo in assemblea permanente e non ce ne andremo sino a quando non ci danno delle garanzie>> ha dichiarato una signora durante la protesta.

Questa mattina i rappresentanti sindacali hanno incontrato una delegazione dell’Università. Secondo quanto riferito da Vincenzo Andriani, della Uil Trasporti, l’intenzione dei datori sarebbe diretta ad aumentare le ore di lavoro settimanali prolungando l’attività anche di sabato. Ora, bisognerà concretizzare questi provvedimenti.

Intanto, tra gli studenti che si recano all’Università per le sessioni estive degli esami non mancano malcontento e lamentale per la sporcizia di aule e corridoi.

3 luglio 2012

Margherita Micelli Ferrari