Nel 2010 la Puglia contava 102 ospedali, di cui 68 pubblici e 34 privati con 16mila posti letto. Oggi sono presenti 82 stabilimenti sanitari (44 pubblici, 3 enti ecclesiastici, e 35 cliniche private). Una riduzione molto forte, a cui va aggiunta l’intenzione di dismettere le cliniche pubbliche di Fasano, Trani, Mesagne, Conversano e Nardò e il dimezzamento dei punti nascita, da 42 a 21.

I sindaci non ci stanno e di comune accordo si oppongono alla rivisitazione della seconda fase del progetto di riordino sanitario sottoscritto in precendenza con l’azienda sanitaria. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano prova a fare da intermediario per l’integrazione dei nuovi componenti dell’assemblea e la sostituzione dei membri della rappresentanza.

Difficile raggiungere un accordo comune, ma la discussione dal tavolo tecnico passa al confronto politico, per valutare l’effettiva validità delle norme presenti sul piano di riordino per un territorio in cui persiste una situazione d’emergenza.

“ E’ tempo di prendere decisioni importanti – commenta il Sindaco di Bari Emiliano – sono disponibile a rappresentare le istanze di tutti i sindaci in Commissione sanità, punto per punto, in modo da essere certi di aver affrontato ogni questione. Ci devono dedicare una giornata di lavoro per agevolare il cammino della commissione”.

14 giugno 2012

Daniele Leuzzi