L’assessore regionale Fabiano Amati ha spiegato che saranno ammessi alle agevolazioni i nuclei familiari con coefficiente ISEE fino a 7.500,oo euro, quelli con coefficciente fino a 20 mila euro in cui siano però presenti 4 o più figli  minori  e quelli fino a 10mila euro che versano in condizioni particolari  in cui possano essere presenti: portatori di handicap psicofisici permanenti, come da art. 3, comma 3 della legge n. 104/1992; una o più componenti con grado di invalidità superiore al 66%; tutti i componenti con età superiore ai 65 anni; uno o più componenti che, a causa di particolari condizioni mediche, necessitino di un significativo maggior utilizzo di acqua superiore di almeno il 30% al consumo storico del medesimo utente o della media dei consumi dell’utenza domestica. L’agevolazione sarà riconosciuta ai soggetti in regola con i pagamenti.

“La Regione Puglia – si legge sul protocollo – si impegna a mettere a disposizione del soggetto gestore una quota aggiuntiva di risorse pubbliche pari a 120 milioni di euro che saranno  utilizzati per finanziare investimenti già inseriti nel Piano d’ambito, ma previsti a carico della tariffa. I risparmi conseguiti devono produrre una progressiva riduzione della tariffa nel periodo 2013-2018. Tale riduzione verrà integralmente destinata a finanziare le agevolazioni previste dal presente Protocollo”.

Come parametro per i calcoli è stato preso il limite di 50 litri per abitante al giorno (pari a 18,25 metri cubi annui) dato che è l’ammontare indispensabile di acqua per poter soddisfare i normali fabbisogni di uso domestico indicato dall’Onu.

21 giugno 2012

La Redazione