“Siamo qui per solidarietà a tutti gli studenti coinvolti nell’attentato di stamattina, perché poteva succedere a noi – spiega Arianna Petrosina, rappresentate dell’associazione Unione degli studenti –  colpire una scuola significa colpire al futuro dei ragazzi, siamo indignati”.

“Non penso sia un evento collegato alla mafia, perché sarebbe un gesto controproducente per la vicinanza al popolo e il consenso sociale – aggiunge Giorgio Iozzia, consigliere di Studenti indipendenti – Bisognerebbe capire nella politica cittadina che problemi ci sono, ma qualunque sia la matrice che ha originato l’attentato credo che il popolo vorrà combatte per cambiare le cose, nella speranza che non succeda mai più”.

“Vogliamo ricordare e far capire che noi non rimaniamo in silenzio – continua Mariangela Ventura, studentessa del liceo classico “Socrate” – Quello che è accaduto può avere tante spiegazioni ma rimane un evento terribile, che non riuscirò a dimenticare mai più”.

19 maggio 2012

Daniele Leuzzi