L'abbattimento dei palazzi di Punta Perotti.

A seguito del ricorso delle tre società la Corte di Strasburgo aveva ripassato la palla allo Stato italiano affinché trovasse un accordo con i costruttori. Quell’accordo non è mai giunto a termine. La Iema aveva richiesto un risarcimento pari alla somma di 14 milioni, la Mabar 62 milioni e infine la Sud Fonti aveva formulato la richiesta maggiore, 274 milioni. Al Comune di Bari, invece, aveva tentato una controproposta offrendo alle società dei suoli edificabili di un valore pari alle richieste fatte. Le parti non hanno raggiunto l’accordo e si è preferito attendere che Strasburgo facesse da Salomone.

Giuseppe Del Buono