“La conversione è qualcosa di profondo e continuo: è aprire il cuore e cambiare, è vivere concretamente il Vangelo, è opera di rigenerazione basata su tante piccole morti e rinascite quotidiane. Ho incontrato il Signore in un momento drammatico della mia vita, in cui nessun uomo, nessun amico o conoscente avrebbe potuto aiutarmi, solo il Signore”. Con queste parole Claudia Koll attrice cinematografica, televisiva e teatrale ha avviato l’intenso incontro con gli studenti e i docenti dell’Istituto Perotti.

Gli occhi di Claudia Koll sono cambiati. Nove anni che hanno segnato profondamente la sua vita attraverso una conversione che l’ha portata dall’egoismo e dalla vita frivola, all’altruismo e all’amore per Dio e per il prossimo. La Koll ha raccontato che diventare attrice è stato un suo forte desiderio, sin da quando era bambina. Un sogno che cozzava con i progetti di suo padre, medico, che avrebbe voluto per lei una carriera simile alla sua. Invece tutto è andato in una direzione decisamente diversa.

Subito dopo la sua nascita, la mamma ha rischiato di morire e lei è stata affidata alla nonna non vedente. Quando guardavamo la televisione, dice l’attrice, io le raccontavo tutto e, osservare il suo volto illuminato ha generato in me la voglia di comunicare con le persone e regalare emozioni. Così, diventata maggiorenne, è andata via di casa. Nel 1992 il suo debutto nel film erotico di Tinto Brass “Così fan tutte”. Poi molte fiction televisive, la partecipazione al Festival di Sanremo, tanti programmi televisivi e poi soldi, viaggi e relazioni. Una vita piena e ricca, ma di cose materiali, dice, fino a quando durante una meditazione, si è sentita spinta da una entità a odiare la sua vita.

Al suo rifiuto interiore è seguito un momento di grande sofferenza fisica e spirituale, causato dalla ribellione di questa entità alla sua scelta. In quel momento ha rivelato la Koll, ho recitato il Padre Nostro stringendo tra le mani un crocifisso che le era stato regalato solo alcuni giorni prima, riuscendo poi a provare una grande pace. Importante è stato anche l’incontro il primo ottobre del 2003 con il Santo Padre Giovanni Paolo II.

La storia di Claudia koll è straordinaria; propone oggi dopo un lungo periodo,  dall’inizio della sua conversione una donna rofondamente cambiata, che dal 2005 rinuncia a tutto ciò che è show business. L’attrice non ha semplicemente eliminato rossetto, minigonne e scollature, ma ha completamente cambiato il senso della sua vita, grazie al riavvicinamento alla fede cristiana. Tutto questo l’ha portata verso le persone che soffrono, prima una casa-famiglia per malati di AIDS, poi un ospedale per i bambini leucemici e, infine, l’Africa.

Proprio in Africa, opera in diverse zone, tra cui il Burundi, nella Repubblica Democratica del Congo e in Congo Brazzaville. In Burundi, l’impegno dell’Associazione onlus da lei fondata “Le Opere del Padre”, si concretizza attraverso il sostegno a distanza dei bambini e giovani che non hanno i mezzi finanziari per frequentare le scuole, alle famiglie povere, ma anche attraverso la realizzazione di strutture come la scuola materna di Ngozi dedicata a Massimiliano Poccardi.

I cambiamenti sono arrivati anche nel lavoro, tanto che l’attrice ha deciso di non accettare più ruoli che non rispecchiassero la sua nuova personalità ed ha fondato a Roma l’Accademia teatrale Star Rose Accademy. Una delegazione di giovani artisti l’ha accompagnata in questo viaggio in Puglia. Claudia Koll non fa mistero del suo nuovo modo di vivere, anzi ne parla volentieri con gli studenti e i docenti del Perotti, rispondendo anche alle domande del Dirigente Scolastico Prof.ssa Rosangela Colucci.  Il suo invito ai giovani è quello di non vergognarsi della fede “perché il nostro è un Dio con un volto – dice – che ha sacrificato la vita per tutti noi e ci insegna a vivere in pienezza”.

4 maggio 2012

Patrizia Camassa