E’ quanto dichiara il Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, Aldo Pugliese. Negli ultimi 18 anni, infatti,  da quando il finanziamento pubblico si è trasformato in rimborso elettorale, nelle casse dei partiti italiani sono entrati 2,3 miliardi di euro, che saliranno a 2,4 entro la fine della legislatura, a cui vanno aggiunti altri 70/80 milioni di euro destinati ai gruppi parlamentari; in totale poco meno di 2,5 miliardi. “Un mare di soldi”, di cui però ne risultano spesi solo 579 milioni di euro.

Ammonta invece a 3 milioni e 290 mila euro la rata annuale dei rimborsi elettorali destinati alla Puglia, dove il PDL è il partito che ha incassato di più con 1 milione e 230 mila euro all’anno (con circa  615.000 voti). Seguono il PD e SEL con 742 mila euro e con 348 mila euro. Alle elezioni regionali per aver diritto al rimborso bisogna ottenere l’elezione di almeno un consigliere, quindi i partiti pugliesi hanno incassato 1,81 euro per ogni voto conquistato visto che il calcolo del rimborso per legge viene effettuato sul totale dei votanti.

“Si chiedono sacrifici ai cittadini per uscire dalla crisi – continua Pugliese – ma poi, attraverso il sistema dei rimborsi elettorali, i partiti incassano più di quanto spendono. Sarebbe importante, ad esempio, utilizzare le somme risparmiate da un taglio ai rimborsi a sostegno del reddito dei lavoratori licenziati che non hanno diritto per legge ad accedere alla cassa integrazione, del trattamento di disoccupazione e dell’indennità di mobilità e a favore della famiglie che vivono in uno stato di povertà. Oppure procedere alla eliminazione del rimborso sostituendolo con finanziamenti volontari attraverso il cinque per mille”.

Secondo il Segretario Generale della UIL regionale “c’è bisogno di un radicale rinnovamento, di un rilancio della politica che si riavvicini alle difficoltà delle famiglie, che sviluppi programmi di crescita reale, in termini economici e sociali. Le segreterie dei partiti dovrebbero cominciare a prendere davvero sul serio questa urgenza che ormai non è più differibile. La misura è ormai colma e il futuro non si può costruire sulle certezze e gli agi del passato. E’ importante rinunciare del tutto, o quantomeno in parte, al finanziamento pubblico e mettere in campo una maggiore trasparenza nelle spese, in maniera tale da poter costruire e mantenere nel tempo un rapporto limpido e di fiducia con i cittadini”.

(Comunicato Ufficio Stampa Uil Puglia)