Sono solo 18, infatti, le frequenze a disposizione per la regione Puglia, a fronte di 26 domande presentate dalle reti locali. Inevitabile la reazione delle stesse. Luca Montrone, presidente di Telenorba, ha preso la parola per primo affermando che

«Le reti nazionali hanno attualmente  una copertura pari al 97%, mentre alle tv locali sono state assegnate soltanto frequenze che subiscono interferenze dagli altri Stati. In regioni come Puglia, Basilicata, Molise e Abruzzo, che presentano gravi problemi interferenziali provenienti dai Balcani, – aggiunge Montrone – la copertura media delle frequenze assegnate alle tv locali rasenta appena il 60%, con un canale che assicura la ridicola copertura del 28%. Non v’è alcun dubbio, quindi, che le sei frequenze del beauty contest sono assolutamente, di diritto, delle tv locali».

Gli dà ragione Dante Mazzitelli, editore di TeleBari, “madre” delle tv locali in Italia:

«Ha ragione Montrone, quando afferma che il passaggio al digitale terrestre è stato operato a scapito dei più piccoli. Non solo. Le frequenze assegnate alla Puglia sono veramente poche e, di fatto, solo 15, visto che tre, a quanto è dato sapere, saranno richieste dal Ministero per altri usi nell’arco di un paio d’anni. Per quanto ci riguarda – aggiunge Mazzitelli – siamo pronti allo switch-off, ma ci sono molti criteri rispetto al punteggio per l’assegnazione delle frequenze che non condividiamo affatto perché iniqui. E poi c’è da capire, a patto di ottenere la frequenza, la posizione del canale nel telecomando, che viene assegnata invece dal Corecom. Diciamo che, in generale, mi auguro che il nostro impegno quarantennale possa essere riconosciuto».

Nonostante gli esperti del settore siano impegnati nell’opera di rassicurazione sulla qualità del segnale (la tv digitale terrestre non necessita, infatti, di un’antenna parabolica ma utilizza un sistema di trasmissione numerico che non risente di interferenze), il presidente di Antenna Sud, Fabrizio Lombardo Pijola, ha denunciato l’esatto contrario, cui sarebbe strettamente legato “il rischio che i telespettatori non riescano a vederci” a causa proprio delle frequenti interruzioni nella trasmissione del segnale, di cui tutti almeno una volta ci saremo accorti.

Ad accogliere per prima il passaggio, definito “epocale”, alla nuova tv sarà la provincia di Foggia, il 18 maggio. Il 24 toccherà invece ai comuni di Bari, Corato, Molfetta, Terlizzi, Ruvo di Puglia, Giovinazzo, Bitonto, Modugno, Noicattaro, Triggiano, Acquaviva delle Fonti, Rutigliano, Gravina in Puglia, Monopoli, Fasano, e aree limitrofe. Il 25 a Casamassima, Conversano, Santeramo in Colle, Gioia del Colle, Putignano, Castellana Grotte, e aree limitrofe. L’1 giugno, infine, a Poggiorsini, Altamura, e aree limitrofe.

26 aprile 2012

Alessandra Morgese