Mesi di indagini hanno condotto l’accusa a ritenere che Silvio Berlusconi potrebbe aver comprato il silenzio di Tarantini per 850mila euro. Si tratta di un reato che, solitamente, viene punito con la reclusione da due a sei anni.

Non sarebbe estraneo ai fatti l’ex direttore dell’Avanti, Valter Lavitola, attualmente detenuto nel carcere di Poggioreale, il quale avrebbe fatto da tramite ‘nell’acquisto’ del silenzio dell’imprenditore barese. A sostenere tale ipotesi ci sarebbero le numerosissime intercettazioni telefoniche analizzate dalla Procura.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Tarantini, per diversi mesi,  avrebbe ricevuto dall’allora premier uno ‘stipendio’ di circa 20mila euro al mese. Non solo. Berlusconi, a detta degli inquirenti, avrebbe donato al suo fornitore di escort ulteriori 500mila euro. Il compito di consegnare il denaro a Tarantini sarebbe stato affidato a Lavitola che, secondo l’accusa, avrebbe però tenuto per sé più della metà della somma.

Potrebbe essere proprio l’ex direttore dell’Avanti a chiarire ogni aspetto della vicenda poiché, nell’interrogatorio di ieri a Napoli, si sarebbe dichiarato disposto alla massima collaborazione con i magistrati.

Maria Bruno