L”azienda dal 2008 al 2010 ha accumulato perdite per 23 milioni di euro . Anche la Regione Puglia si era impegnata a cofinanziare l’iniziativa e aveva accolto con positività la trattativa. Le parole del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a dicembre avevano tranquillizzato i dipendenti:

«Abbiamo trovato l’accordo, i dipendenti dell’Om non saranno licenziati. La fabbrica avrà un piano di rilancio e ricerca grazie ai cofinanziamenti della Regione che ha messo in campo strategie legate all’innovazione e alla comprensione di come si possa finanziare in modo intelligente la produzione legandola allo sviluppo».

Da allora, del passaggio dalla Kion alla Hybrid non se ne sa più nulla. Da una lettera che ci giunge dai lavoratori, sembra di capire che la situazione è tutt’altro che risolta e a regnare sovrana è, invece, l’incertezza:

“Con la presente vogliamo denunciare quanto sta accadendo all’interno della Om Carrelli Elevatori, una situazione che purtroppo non è ancora stata resa pubblica. I dipendenti vogliono chiarezza: a un mese della chiusura dello stabilimento di Bari, nessuno sa ancora nulla circa il proprio futuro lavorativo. Solo a qualche giorno dalla sigla finale, la Om avrebbe dichiarato 30 esuberi e i nomi dei dipendenti a rischio non sono ancora stati ufficializzati. Ma soprattutto, non si ancora come sarà gestita la loro situazione lavorativa. Probabilmente tramite mobilità su base volontaria, o almeno, si spera… E se non ci fossero 30 persone disposte ad andare in mobilità? Come si pensa di risolvere il problema? Trasferimenti coatti? Mobbing? Esattamente come già è accaduto negli scorsi giorni. Si pensa che all’interno delle trattative ci sia almeno un sindacato filo-aziendale, che muove le pedine. Paure e ansie soprattutto tra le prime linee e tra gli impiegati, che sembrano essere nel mirino della manovra. Agli inizi di febbraio è saltata l’operazione che prevedeva la costituzione di un’apposita società (la Shell Company o Newco) controllata da Om, che avrebbe dovuto incamerare 260 dipendenti, degli attuali 290. Di fatto nelle ultime 2 settimane sono saltati 2 incontri, nei quali ci aspettava qualcosa di concreto. Di fatto la società “Hybrid” non esisterebbe ancora. Si spera che le istituzioni vogliano vederci chiaro sulla gestione dell’operazione. Si è sempre detto che si sarebbero salvate 290 persone e noi ci auguriamo questo. Prima che finisse l’estate il responsabile delle risorse umane e il direttore di stabilimento avrebbero lasciato lo stabilimento di Bari perché non hanno trovato un accordo con le politiche aziendali che la Om intendeva adottare. I tempi adesso diventano parecchio ristretti e non si esclude il blocco della produzione il mese di marzo”.

Paola Sarappa

Il blog dei dipendenti dell’azienda:

http://dipendentiom.altervista.org/blog/