Criminalità organizzata, sovraffollamento delle carceri, necessità di una giusta riforma giudiziaria e “protagonismo mediatico” di alcuni magistrati, sono stati i punti salienti del suo intervento. La cerimonia è stata segnata dalla protesta degli avvocati.

Cerimonia comunque all’insegna delle polemiche. Non poteva essere altrimenti, in un tribunale segnato, nell’anno appena trascorso, dallo scontro fra le toghe (caso Scelsi-Laudati), che ha portato all’incursione di un team di ispettori giudiziari, inviati proprio nel Palazzo di Giustizia, dall’allora Guardasigilli Francesco Nitto Palma.

Così, nel corso della lettura della relazione sull’Amministrazione della Giustizia del 2011, il presidente della Corte, Vito Marino Caferra, non ha mancato di bacchettare la sovraesposizione mediatica di alcuni pm, ricordando che “l’ordinamento vieta opportunamente ai magistrati iniziative estemporanee di comunicazione e forme di protagonismo mediatico: forse favoriscono alcune carriere, ma certamente creano confusione nei ruoli e sfiducia nelle Istituzioni”. La sovraesposizione di alcuni magistrati, secondo Caferra, costituisce “un punto debole della nostra democrazia”.

E non sono mancate le proteste dell’Avvocatura barese, contraria alla liberalizzazione dell’ordine, stabilita dal Governo Monti. Dopo l’intervento di Manuel Virgintino, presidente dell’Ordine di Bari, i rappresentanti dell’Avvocatura hanno lasciato l’Aula in segno di dissenso nei confronti dell’Esecutivo.

Un anno, quello appena trascorso, segnato da luci e ombre, per la giustizia barese. Sono in aumento gli omicidi volontari consumati in tutto il distretto considerato (85, contro gli 81 del periodo precedente). La rapina resta altamente diffusa nel territorio, ma sostanzialmente immutata nei numeri. Sono invece aumentati del 10% i furti, che sono passati da 26.361 a 29.481 e, di questi, 1564 sono stati commessi nelle abitazioni. In netto aumento i reati di corruzione e peculato, ma diminuiscono del 20% i reati di truffa. Evidente, però, un incremento nell’ambito dell’estorsione, dell’usura e del riciclaggio.

L’intervento del presidente Caferra, tocca anche il discusso ricorso alle intercettazioni, che nel distretto di Bari e Foggia ha registrato un vero e proprio boom,  costato 4 milioni di euro (+31% quelle telefoniche, +55% quelle ambientali).

Il Governatore della Regione Puglia Nichi Vendola ha  poi concluso la cerimonia, con un intervento polemico nei confronti degli ultimi provvedimenti legislativi: per il leader di Sel, che ha definito “medievale” la situazione delle carceri italiane, le galere sono piene di poveri “perchè in Italia, come in tanta altra parte del mondo, si preferisce combattere i poveri, piuttosto che la povertà”.

Eva Signorile