L’adesione è stata del 100%, né ci si sarebbe potuti aspettare che le cose andassero diversamente, dal momento che in ballo c’è la sopravvivenza della professione. Uno dei punti previsti dalla riforma parla, infatti, della concessione ai tassisti di una licenza part-time.

Cosa vuol dire? Che il proprietario di un’auto bianca possessore di tale licenza “consentirà di far lavorare, nel periodo in cui lui non utilizza il proprio mezzo, un altro tassista titolare di un’altra licenza part-time”. Così ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Antonio Catricalà, aggiungendo che ciò permetterebbe di ammortizzare il costo di una licenza.

Ma è facile dedurre che per una città “piccola” come Bari, in cui capita addirittura che un tassista in una giornata lavorativa non effettui neppure una corsa, la liberalizzazione del mestiere in tal senso potrebbe avere effetti ancor più devastanti che nel resto d’Italia. Di qui la protesta odierna.

«Questo governo ci vuole gettare in mezzo alla strada, noi chiediamo solo tutele per il nostro lavoro – ha dichiarato uno dei rappresentanti sindacali, Vito Dellino – Lo sciopero andrà avanti fino a questa sera».

Nel corso della giornata, intanto, è previsto un corteo durante il quale le auto bianche sfileranno per le vie della città a passo d’uomo, creando problemi di traffico che si vanno ad aggiungere a quelli già causati dallo stop degli autotrasportatori lungo le arterie del capoluogo pugliese. Saranno assicurate solo le corse per il trasporto sangue, di anziani e di disabili e donne incinte verso gli ospedali.

Alessandra Morgese