Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, fa il punto della situazione a pochi giorni dall’approvazione del bilancio della Regione Puglia. “No a nuove tassazioni”, è in sintesi il concetto espresso da Pugliese, che rinnova l’invito alla classe politica a “fornire un esempio inequivocabile ai cittadini, riducendo sostanzialmente i costi della politica”.

“In Parlamento – chiarisce il Segretario della UIL regionale – hanno deciso di rivedere il sistema pensionistico e dei vitalizi, passando a un più logico contributivo. Certo, non si può parlare di svolta epocale, ma almeno di un piccolo segnale di cambiamento. Invece in Puglia ogni volta che bisogna passare dalle parole ai fatti, sorge qualche intoppo. Non è più sopportabile un Consiglio composto da 70 eletti: si proceda a ridurli a 50. E lo stesso si faccia con i componenti la Giunta, che dovrebbero passare da 14 a 10, con un massimo di 2 assessori esterni, e con le agenzie esterne”.

La riduzione dei costi della politica in Puglia è un atto non solo di carattere etico, ma economicamente dovuto a una regione in cui la percentuale di poveri sta crescendo senza soluzione di continuità. “In Puglia – spiega Pugliese – il vitalizio parte dal 40% sull’indennità e può arrivare fino al 90% per chi ha completato tre mandati, per una spesa di 11 milioni e 500.000 euro solo in vitalizi, pari a 178 assegni tra i 4.000 e 10.000 euro circa. Inoltre, considerato che il costo medio procapite dei 70 consiglieri è di 230 mila euro lordi all’anno, 20 consiglieri in meno significherebbero un risparmio di 4,6 milioni all’anno, 23 milioni sull’intera legislatura. Ai fini del contenimento della spesa pubblica, la riduzione a 50 dei Consiglieri Regionali e a 10 degli Assessori in Giunta  comporterebbe un risparmio complessivo di 34 milioni di euro (che potrebbero diventare 36 in caso di rinuncia agli assessori esterni) nell’arco dell’intera legislatura”.

Tuttavia, a stringere doverosamente la cinghia non dovrebbero essere solo il Consiglio Regionale e la Giunta, ma tutto il sistema che ruota attorno alla Regione. “Per una questione di coerenza – conclude Pugliese – anche i dirigenti dell’Acquedotto e di Aeroporti di Puglia farebbero bene a compiere qualche sacrificio. L’epoca delle vacche grasse deve diventare necessariamente un lontano ricordo e non è giusto che il conto sia presentato sempre ai soliti noti”.

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