Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, mostra tutto il proprio disappunto nei confronti della decisione di aumentare le remunerazioni dei direttori generali e dei dirigenti delle Asl. Iniziativa considerata “fuori luogo in un momento in cui i cittadini pugliesi pagano le salatissime rate di un conto frutto di anni di pessima gestione del sistema sanitario regionale, pessima gestione che ha generato chiusure a raffica di ospedali e ticket selvaggi sulle ricette, sui farmaci e sulle visite specialistiche. Pessima gestione che finora non ha dato alla luce alcun colpevole, tranne i tanti lavoratori e pensionati pugliesi che sono costretti a fare sacrifici enormi per godere di un servizio fondamentale che, in teoria e solo in teoria, è un loro diritto”.

“Buona parte dei direttori generali – chiarisce Pugliese – sono pensionati che riceveranno un compenso d’oro che, probabilmente si sommerà all’assegno di pensionamento. Che fine ha fatto il rinnovamento e il processo di ringiovanimento dei quadri dirigenziali promesso dalla Giunta regionale? Per tacere della tempistica di tale operazione, proprio in coincidenza con la complicata situazione di 1900 operatori sanitari, tra medici e infermieri, ancora priva di soluzione e il rischio di chiusura per altri sei ospedali regionali”.

 

(Comunicato Comune di Bari)