Come soluzione temporanea alla mancanza di gare d’appalto, Emiliano aveva affidato momentaneamente l’incarico alla Multiservizi. Anche in questo caso Pasculli ha cercato di posizionare alcune sue conoscenze tra i dipendenti, ma risultando impossibile modificare buste paga o iscrizione all’Inps, necessarie per far parte della Multiservizi, l’operazione è fallita.

Nell’ultimo periodo c’è stata una fuga di notizie sull’indagine preliminare dell’assessore e di questa avevano iniziato a parlare le reti locali. Il comune rischiava così di recare danni alla sua immagine se non fosse subito intervenuto.

Nonostante le accuse, l’ex assessore ha dichiarato: «Non mi dimetto perché non ho fatto niente. Questa è un’imboscata politica». Oggi, infatti, si è comunque presentato in giunta comunale. A quel punto, Emiliano ha chiesto le sue dimissioni ma, non ottenendo risposta, ha firmato la revoca della nomina.

Nel 2008, la ditta “Romeo” risultò coinvolta nello scandalo napoletano “uffici puliti”. Le indagini iniziarono grazie a un’intercettazione telefonica tra il deputato Renzo Lussetti, del Pd, e l’imprenditore Alfonso Romeo. Quest’ultimo chiedeva chiarimenti sull’andamento di un affare in corso a Bari e Lussetti lo rassicurava dicendo: «Sto lavorandoci». Nell’indagine condotta dalla Procura di Napoli, Lussetti e Italo Bocchino vennero accusati di “associazione per delinquere finalizzata alla turbativa degli appalti, corruzione e abuso di ufficio”, mentre Romeo venne arrestato.

Valeria Dammicco