Via libera dei servizi segreti. I soldi russi tanto agognati da Gianluca Paparesta e su cui il presidente si era trovato in impasse, ottengono il nulla osta ed entrano nel capitale sociale del Bari. L’operazione, che ha rischiato di saltare per via della black list di Barak Obama, si è sbloccata grazie a due interventi, uno di natura terrena e uno di natura divina.

Sul piano pratico, la relazione positiva dei servizi segreti e il successivo nulla osta all’arrivo dei soldi russi si deve all’intervento di Francesco Boccia, ex assessore al Bilancio del comune di Bari ed ex capo del Dipartimento Economico a Palazzo Chigi con Romano Prodi presidente del Consiglio, nonché membro delle Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione di Montecitorio.

Sul piano divino, questa volta più che mai si deve ringraziare San Nicola, di cui i russi sono devotissimi e per cui i fratelli Boris e Arkady Rotemberg sono spesso in visita a Bari con il loro aereo privato, seppur senza farsi notare.