Mancini, nativo di Matera, ha difeso i pali biancorossi dal 1997 al 2000, in uno dei rari momenti di continuità dei galletti in serie A. L’allenatore Eugenio Fascetti lo scelse come vicecapitano di quella squadra che, con il fosforo di Daniel Andersson e i gol di Masinga, mise più di una volta in difficoltà le grandi squadre italiane. Fu titolare nel famoso Bari – Inter che lanciò Cassano, anche se uscì subito per un infortunio.

In Puglia è conosciuto soprattutto per aver preso parte all’epopea del Foggia di Zeman, con il quale ha compiuto il doppio salto dalla vecchia C1 alla massima serie agli inizi degli anni Novanta. Nel 1997 lasciò il capoluogo dauno per trasferirsi a Bari, poi fu “arruolato” nel disastroso Napoli che nel 2001 retrocesse tra i cadetti. La parabola calante si è conclusa nel 2008 nella Fortis Trani, aprendogli la carriera di allenatore.

Quest’anno ha continuato a seguire Zeman, il suo grande maestro, nel Pescara dei miracoli, attualmente secondo in serie B. In mattinata aveva regolarmente allenato i portieri dei biancoazzurri, nel pomeriggio la tragedia.

Vincenzo Drago