Tutti sarebbero stati interrogati dal procuratore capo Antonio Laudati e dal sostituto pm Ciro Angelillis come persone informate sui fatti per far luce sullo scorso campionato dei Galletti e sulla conseguente retrocessione, nonché sulle dichiarazioni di Angelo Iacovelli, personaggio in passato molto vicino ad alcuni elementi del Bari.

A destare l’interesse degli inquirenti proprio alcuni episodi raccontati dal factotum e, in particolare, quello secondo cui durante una cena Almiron avrebbe affrontato alcuni suoi compagni di squadra, tra cui Andrea Masiello, definendoli mercenari e accusandoli di vendersi le partite.

Ma gli investigatori starebbero lavorando anche su una presunta rissa che sarebbe scoppiata all’interno dello spogliatoio e che avrebbe visto come protagonista Gillet e l’ormai noto gruppo di giocatori che sarebbe stato vicino alla banda degli Zingari, nonché su un ipotetico incontro segreto avvenuto tra alcuni giocatori e alcuni esponenti della tifoseria prima di una gara, a retrocessione ormai avvenuta.

Gli interrogatori, però, non avrebbero aggiunto nulla di nuovo a quanto già emerso durante le indagini. In una caserma dei Carabinieri del capoluogo pugliese, infatti, gli interrogati avrebbero affermato di non sapere o di non ricordare e gli elementi in mano agli inquirenti non farebbero assoluatemente pensare a una loro complicità diretta nell’alterazione dei risultati delle partite finite nel mirino dell’inchiesta.

Per questo i Carabinieri del nucleo investigativo di Bari starebbero cercando di mettere insieme tutti i tasselli del puzzle e, per cercare riscontri, starebbero anche analizzando i tabulati telefonici per ricostruire gli spostamenti di alcuni dei protagonisti.

La Guardia di Finanza, inoltre, avrebbe avuto la delega per le indagini patrimoniali e avrebbe già cominciato il suo lavoro, i cui risultati sono attesi già nei prossimi giorni.

Nicola de Mola