L’esplosione dello scandalo calcioscommesse gettò, però, subito alcune ombre sulla partita del 22 maggio scorso al Dall’Ara. Ombre tornate prepotenti e minacciose sui Galletti dopo le parole di Angelo Iacovelli, il portantino tuttofare vicino allo spogliatoio biancorosso, scarcerato mercoledì dal gip di Cremona Guido Salvini dopo il suo interrogatorio.

Secondo il racconto di Iacovelli, infatti, dopo la mancata combine di Palermo-Bari Andrea Masiello gli avrebbe confidato che si sarebbe rifatto contro il Bologna, avvalendosi della conoscenza dei rossoblu Di Vaio e Portanova, con i quali aveva giocato nella Juventus e nel Siena.

Il factotum, però, a differenza della gara in Sicilia avrebbe riferito agli inquirenti di non essere sicuro del fatto che alla fine quella partita fu veramente oggetto di combine, così come non sarebbe stato in grado di fornire elementi su Bari-Chievo, altra gara da lui tirata in ballo.

Immediate sono giunte le reazioni da parte dei diretti interessati, con il legale di Portanova che ha parlato di «distanza siderale» tra il suo assistito e la vicenda calcioscommesse, minacciando azioni nei confronti di chiunque metta in dubbio il profilo etico del difensore rossoblu.

A questo punto i pm potrebbero interrogare di nuovo Masiello per contestargli quanto dichiarato dal suo ex uomo di fiducia o decidere di ascoltare i due rossoblu. Sono in tutto 9 le partite del Bari nel mirino degli inquirenti nell’ambito dell’inchiesta Last bet.

Oltre a Bari-Chievo 1-2 dello scorso 20 marzo, Palermo-Bari 2-1 del 7 maggio 2011 e, appunto, Bologna-Bari 0-4 ci sono anche Parma-Bari 1-2, Bari-Catania 1-1, Cesena-Bari 1-0 e Bari-Sampdoria 0-1 dello scorso aprile e Bari-Roma 2-3 e Bari-Lecce 0-2 del mese successivo.

Nicola de Mola