«Vogliamo anche costituirci parte offesa per richiedere un risarcimento del danno ai tesserati eventualmente colpevoli di comportamento fraudolento nei confronti del club», questo ha dichiarato il direttore generale della società biancorossa, Claudio Garzelli, nella conferenza stampa di ieri. A quanto pare, il Bari sembra intenzionato ad aggirare così la clausola compromissoria che impedisce la sovrapposizione tra i processi ordinari e sportivi.

Lo stesso Garzelli, inoltre, ha voluto rassicurare i tifosi biancorossi su una eventuale nuova penalizzazione. Secondo il direttore generale sarebbe difficile ricevere nuove stangate dal giudice sportivo, visto che il Bari non ha tratto nessun tipo di vantaggio dalle eventuali combine, ma anzi avrebbe subito un danno.

Intanto aumentano le partite sotto la lente d’ingrandimento da parte delle procure di Bari e Cremona nell’ambito dell’inchiesta “Last bet”. Oltre alle altre quattro partite in cui sono coinvolti i biancorossi, anche il match Bologna-Bari 0-4 del 22 maggio scorso ha attirato l’attenzione degli investigatori dopo le dichiarazioni di Iacovelli.

«Per Bologna-Bari, Masiello mi disse che poteva sfruttare la conoscenza di Portanova che aveva giocato con lui a Siena, nonché di Di Vaio. Io poi non seppi più niente della partita che il Bari vinse in trasferta 4-0», questo è ciò che il portantino avrebbe dichiarato dinanzi al gip Guido Salvini, che tra l’altro ieri ha deciso per la scarcerazione dello stesso Iacovelli, dopo un interrogatorio definito leale ed esauriente.

Vito Nicola Palumbo