A oggi, l’unico presupposto affinchè i negoziati possano andare in porto sarebbe, però, legato al pagamento di una caparra di 5 milioni di euro, che i rappresentati della società intenzionata a rilevare il Bari dovrebbero girare ai Matarrese entro, e non oltre, venerdì prossimo.

Una cifra importante che qualora fosse versata permetterebbe la prosecuzione della trattativa: in caso contrario, invece, l’iter per il passaggio delle quote biancorosse potrebbe naufragare. Il Bari, infatti, avrebbe fatto sapere ai diretti interessati che accetterà di parlare nuovamente con l’avvocato Di Monda, rappresentate della Meleam, esclusivmente nel caso in cui l’atteso assegno circolare arrivasse in tempo negli uffici di via Torrebella.

Nelle scorse settimane, in un clima di cordialità mai registrato nelle precedenti trattative che hanno riguardato il Bari, si è proceduto con dei passaggi interlocutori atti ad avvicinare le due parti. Da un lato i Matarrese, intenzionati come non mai a mollare, dall’altra parte la società specializzata in sicurezza sul lavoro, che in seguito alla richiesta di un’accurata analisi dei conti biancorossi ha continuato a sostenere la ferma intenzione di acquistare il club.

La situazione debitoria del Bari, esaminata tramite una certosina due diligence portata avanti dai collaboratori della società bitontina, dovrebbe aver fugato le ultime remore della Meleam che, da qualche giorno, sarebbe addirittura in possesso della bozza di  contratto preliminare già inviata dai legali della famiglia Matarrese.

Siamo probabilmente giunti, dunque, al momento della verità. L’incontro decisivo è previsto per i prossimi giorni: stavolta, però, a differenza del passato, nel caso in cui la trattativa naufragasse si andrebbe verso una situazione drammatica, che metterebbe seriamente in pericolo il futuro dell’ultracentenario Galletto.

Nicola Oscar Ottati