KOPRIVEC 5,5: Colpevole in occasione del secondo gol genoano quando, con una presa difettosa, regala il pallone a Jorquera che inevitabilmente lo infila.

CRESCENZI 6,5: Al di là del discutibile rigore concesso da Gervasoni, è sempre preciso e puntuale negli interventi. Ottimo nelle diagonali.

BORGHESE 7: L’ex di turno, 2 presenze con il Genoa nella stagione 2006-2007, si conferma pilastro inamovibile della difesa biancorossa. Suo il gol del momentaneo 1 a 1.

CEPPITELLI 5,5: Sbadato e macchinoso. Da rivedere.

GAROFALO 6: A differenza dell’ultima apparizione in campionato contro la Sampdoria sbaglia meno e si propone con costanza sulla sinistra. In ripresa.

BELLOMO 6,5: Partita di sacrifico la sua. Presidia ottimamente la propria zona di campo e al 90′, con freddezza, trasforma il rigore del 2-2.

DONATI 6,5: Orchestra i giri del centrocampo biancorosso. Si rende pericoloso con un gran tiro che mette in seria difficoltà Lupatelli.

RIVALDO 6: L’altro ex della partita, 10 presenze col Grifone nella stagione 2005-2006, non sfigura. Sufficienza piena per lui.

DE FALCO 5: Partita anonima. Entra la posto di Rivaldo e si segnala esclusivamente per il possibile pareggio fallito alla fine del 2° tempo supplementare.

GALANO 6,5: Tecnica e velocità a servizio della squadra. Pare avere i numeri per guadagnarsi un posto tra i titolari. Torrente può sperare che la pubalgia sia finalmente storia passata.

CAPUTO 5: Sacrifico, tanto. Concretezza, poca. Sbaglia 3 nitide palle gol che potevano indirizzare la partita a favore del Bari. Sprecone.

RIVAS 6: Partita di ordinaria amministrazione. Si accende a folate, regalando qualche dribbling degno del suo repertorio. Sostituito per infortunio.

STOIAN 7: Decisamente il migliore in campo. Ottima tecnica per il giovane rumeno che con i suoi dribbling manda in confusione la difesa genoana. Si guadagna anche il calcio di rigore che Bellomo trasforma.

TORRENTE 6,5: Il suo Bari inzia a convincere. Dopo la bella gara di campionato contro la Samp, un’altra prestazione da incorniciare. Gli automatismi di gioco si affinano e lo spettacolo aumenta.

Nicola Oscar Ottati